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"AL SUD" DI POVIA: UNA CANZONE, OLTRE UNA CANZONE... Stampa
 

 

La prima volta che incontrai Povia pensavo, in auto e ascoltando i suoi pezzi, ad un brano "sospeso" se un giorno avesse voluto e potuto parlare di Sud. Sospeso tra verità e favola, tra sogno e realtà, tra poesia e ironia, tra rabbia e amore, malinconia e coraggio ma, soprattutto, sole e colori. Ecco: tutto questo lo troviamo nel brano e nel video appena pubblicato da Giuseppe Povia, "AL SUD". E il tutto, prima di qualsiasi giudizio, ha una premessa fondamentale: mia figlia (7 anni) già lo conosce a memoria e questo supera qualsiasi giudizio se abbiamo (veramente) a cuore la diffusione di verità e orgoglio. Vestito da emigrante (sa di che parla: è nato a Milano ma è pugliese), viaggia e ci fa viaggiare, come con gli occhi di un bambino, nel grande libro della storia dimenticata e ritrovata, tra vecchie foto e quadri dei primati borbonici ("c'era una volta... ma poi venne garibaldi") di quando "al Sud nessuno emigrava,  la gente si amava, si lavorava", Pietrarsa, Mongiana, il Volturno e Gaeta, Ferdinando e Francesco II, in mano quei fili che chi partiva teneva stretti insieme a chi restava fino a quando la nave che si allontanava non li faceva spezzare. Giuseppe ascolta, sa ascoltare (e devo ringraziarlo per gli affettuosi ringraziamenti a me, a Salvatore Lanza e ai neoborbonici) ma, a differenza di tanti di noi, "raccontatori" di verità&orgoglio, Giuseppe trasforma i nostri racconti in una poesia semplice, in musica e immagini. E lo fa con il tratto che chi lo conosce ritrova subito: la dolcezza dell'antico Napoletano-Duosiciliano. Sono stati tanti e bellissimi i brani "meridionalisti" nel nostro mondo (e penso, tra i tanti, ad Eugenio Bennato, a Mimmo Cavallo o ad Eddy Napoli) ma quasi sempre ci prevalgono (giustamente) denuncia e rabbia, come lo stesso Giuseppe evidenziava davanti ai nostri caffè. Con "Al Sud" tocchiamo anche altre corde ed in un momento più che mai importante per la nostra terra e per la nostra gente sempre più consapevole e fiera dopo il lavoro di tutti questi anni realizzato da neoborbonici e non. Manifestazioni, convegni, i nostri libri, quelli di Pino Aprile, di Di Fiore, di Patruno o di Del Boca (o gli stessi saggi accademici dei Daniele, Malanima, Fenoaltea, Davis, Tanzi, De Matteo o Collet che qualcuno dovrebbe leggere magari prima di attaccare Povia) sono sintetizzati con grande semplicità in poche parole e in poche note dedicate "a tutti gli emigranti del mondo". Da quel garibaldi "capo d' 'e mariuole" a (dati e studi aggiornati alla mano) a quella armonia perduta in quel Sud che era "ricco e very good" e dove "c'è sempre una festa e, nel bene e nel male, è tutto un altro sole", come in una antica e nuova consapevolezza o verso una nuova dimensione umana e affettiva ("e noi dobbiamo riunire il mondo al Sud"), allora, che si può ritrovare, che stiamo ritrovando e che ritroveremo se gli amici e gli artisti come Povia continueranno a darci una mano e se noi daremo una mano a loro.

PS
Non mancheranno gli "attacchi"  dei soliti 4 o 5 (sono dati reali) che, senza conoscerlo e magari senza neanche aver ascoltato questo brano (dice cose belle o brutte? Giuste o sbagliate? Utili o inutili da far sapere magari ai ragazzi? Questi dovrebbero essere i temi...) andranno in giro per fb a postare commenti carichi di frustrazioni personali politicheggianti. A loro andrebbe rivolta una domanda banale: cosa ci chiede Povia? Niente: qualche notizia storica, clic (milioni quelli dei suoi precedenti video!) e la diffusione dei suoi brani e, se volete (ma non siete obbligati), siccome di mestiere fa il cantante, si autoproduce coraggiosamente senza case discografiche internazionali e senza l'aiuto dei media (di certo non felici neanche per “Al Sud”), l'acquisto online del suo disco o un salto (noi ci saremo con le nostre bandiere) al suo evento per la sera di sabato 23 aprile ad Anagni. E allora ci vediamo online sulla sua pagina fb o al concerto e, intanto, da Napoletano, da meridionale, da neoborbonico e da innamorato della nostra terra e della nostra gente, grazie di cuore, Giuse'!.
Gennaro De Crescenzo

 LINK DEL BELLISSIMO VIDEO DA DIFFONDERE

(NELLE SCUOLE E ALTROVE)

https://www.youtube.com/watch?v=q-yL7oF8xyU