gototopgototop
Quelle vittime (meridionali) delle guerre Stampa
I tragici dati relativi ai soldati italiani caduti durante le cosiddette “missioni di pace” in corso in tutto il mondo negli ultimi anni, quasi sempre dimenticano un altro dato altrettanto tragico: la stragrande maggioranza di quei ragazzi viene dal Sud, è stata trasferita presso sedi militari settentrionali o ha famiglie di origini meridionali. Le parole del Vescovo di Pozzuoli di fronte all’ultima vittima, Michele Silvestri, sono importanti e sollevano una questione che tutti noi e in particolare chi dovrebbe rappresentarci dovremmo sollevare senza ipocrisie: questi morti sono i morti di una questione meridionale ancora aperta sulla nostra pelle.  «In questi momenti non c'è che la preghiera. Questa sera stessa ricorderò Michele e la sua famiglia nella preghiera e con loro la comunità a cui appartengono». Così il Vescovo di Pozzuoli, Mons. Gennaro Pascarella, che ha ha espresso il suo cordoglio ai familiari del sergente Michele Silvestri. Il Vescovo ha ricordato, poi, che la comunità flegrea ha già pagato un forte contributo alle missioni di pace «In questo momento di dolore una considerazione va anche fatta: la nostra Comunità e la terra del Sud pagano questi tributi di morte perché i giovani sono spinti a sfidare i grandi rischi che comportano le missioni militari per motivi di lavoro. Un fatto che deve farci riflettere tutti, in quanto non trovando i giovani sbocchi occupazionali scelgono la strada di arruolarsi e partecipare poi alle missioni internazionali»  "Commissione Ministero della Difesa (di Napoli e del Sud)".