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Comunicato stampa n. 5 PDF Stampa E-mail

Al di là delle colpe gravi e oggettive della criminalità locale (da prerseguire e da punire in maniera esemplare), delle responsabilità dei politici locali (altrettanto gravi per non aver saputo/voluto controllare e bonicifcare in maniera adeguata il nostro/loro territorio), dalle inchieste più recenti emerge il coinvolgimento di numerose aziende soprattutto settentrionali che hanno di fatto avvelenato vaste aree del territorio campano contribuendo anche all’aggravamento della famosa e sempre attuale “emergenza-rifiuti”. Nel momento in cui, tra l’altro, molte regioni, molti politici e molti opinionisti del Nord (e spesso anche del Sud) attribuiscono molto frequentemente ai cittadini napoletani e campani le colpe della situazione attuale, è opportuno che in sede ministeriale si tenga conto di quanto la magistratura sta facendo emergere in maniera chiara. Nella richiesta inviata al Ministro, il “Parlamento delle Due Sicilie” ha anche chiesto di intervenire presso i Ministeri compenti per analizzare, alla fine delle procedure di inchiesta della magistratura, la situazione anche attuale di molte delle aziende coinvolte nel caso in cui avessero richiesto finanziamenti pubblici.