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Sintesi della seduta straordinaria di Napoli del 4 dicembre PDF Stampa E-mail

Positiva e propositiva la presenza del Movimento Vanto di Forgione, di Insorgenza Civile di Dicè, dei Comitati Due Sicilie di Marro, di Daunia Due Sicilie di Marino, di Onda del Sud di Ladisa, del Partito del Sud con Ciano, del Brigante di Giammarino e di Noi Sud di Enzo Maiorana. In questo senso, allora, il “parlamento” è diventato e diventerà l’agorà di quanti anche in futuro si impegneranno nel difficile compito di difendere e rappresentare le popolazioni meridionali anche se con scelte e modalità differenti, ma con la possibilità di comunicare e di confrontarsi periodicamente e reciprocamente a Napoli e nelle altre città del Sud. Notevoli anche i riscontri dei media: dal Roma al Mattino, con le riprese di La7, di Videocomunicazioni e la diretta (molto seguita) sul nuovo canale   del sito www.livestream.com/parlamentoduesicilie  di tutta la rassegna stampa allegati). Dopo l’esecuzione finale dell'inno duosiciliano di Paisiello, preannunciate le prossime riunioni delle Commissioni di lavoro territoriali e settoriali e una prossima seduta nelle province pugliesi. Quella di domenica 4 dicembre è stata l’unica risposta “meridionale” alla seduta del parlamento della “padania” proclamata da Bossi e dalla Lega Nord. Di fronte alla (ennesima) richiesta di secessione dei leghisti, la richiesta meridionale di una vera “par condicio” economico-politica per il Sud alla luce di una secessione di fatto e una colonizzazione sistematica che subiamo da 150 anni. Terminate le procedure di iscrizione e riconoscimento dei “delegati” a cura di Lanza, Meloni, F. De Crescenzo e Conversano, il segretario della seduta, Funaro, ha effettuato l’appello (foglio-firme allegato), ha aperto alle ore 11.10 la seduta e ha dato lettura del bilancio consuntivo del 2010 (allegato) approvato dai presenti all’unanimità e, tenuto conto dell’attivo a bilancio (nonostante le spese sostenute e legate alle prime riunioni, ai siti internet e alle attività svolte), nelle prossime sedute sarà deciso come impiegare la somma in questione (mostre, pubblicazioni o altre attività). Dopo i saluti del presidente del “parlamento”, dr. Giuseppe Genovese, che presiede anche la seduta, l’intervento di De Crescenzo che ha sottolineato l’esigenza di rendere  il più possibile autonoma la struttura del “parlamento” promosso dal Movimento Neoborbonico e che deve avere come finalità principale la formazione di classi dirigenti finalmente e veramente nuove; Romano ha evidenziato il valore del “parlamento” con i suoi necessari riferimenti alle tradizioni e alle radici dell’antico Regno delle Due Sicilie che davanti a sé ha due possibilità: o la creazione di una vera “nazione” con pari diritti dopo un secolo e mezzo o il divorzio…; Enzo Maiorana ha sostenuto la tesi della subalternità imposta ai meridionali dai potentati del Nord con la complicità dei “venduti” del Sud di ieri e di oggi e ha evidenziato la necessità di tornare ad una politica autenticamente neomeridionalista e coincidente con la morale, capace (aristotelicamente) di assicurare una convivenza “sociale” a difesa degli interessi dei singoli e della società; in questo senso, esempio pratico potrebbe essere la difesa dell’economia locale. Francesco Blosio ha portato in sala una testimonianza diretta e di grande impatto a proposito del trasferimento del centro direzionale di Alenia da Napoli a Varese nonostante le grandi competenze acquisite nel settore negli ultimi decenni. Luigi Battaglini ha confrontato il “fanatismo politico-elettoralistico” dei “padani” con la linea efficace dello scollegamento con una politica che attualmente non ci darebbe garanzie e vantaggi. Enzo Coronato ha sollecitato i presenti a lavorare in maniera concreta e sistematica nelle singole commissioni anche con resoconti e riunioni periodiche. Angelo Forgione ha sottolineato l’efficacia delle battaglie finora condotte e l’utilità di una comunicazione più attivista che accademica soprattutto in considerazione della reazione di avversari che nel tentativo di delegittimarci dimostrano la loro debolezza; fondamentale anche evitare individualismi e opportunismi; significativa ed efficace, in questo senso, la collaborazione tra i Movimenti Vanto e Neoborbonico dimostrata anche nelle recenti ed eclatanti manifestazioni al San Paolo in occasione di Napoli-Juve con un successo che ci fa capire la sofferenza della gente di Napoli e del Sud accompagnata dall’esigenza sempre più urgente di un riscatto. Gino Giammarino ha preannunciato la nascita, insieme alla rivista “Il Brigante”, di un’altra rivista anche sportiva e di una radio che possano, nello spirito della necessaria creazione di una “rete” priva di personalismi, aiutarci a superare i problemi legati alla comunicazione interna ed esterna. Nando Dicè si è augurato ed ha augurato ai presenti che il “parlamento” possa essere un territorio “neutro” mettendo le differenze in secondo piano e valorizzando, invece, gli obiettivi comuni ed in particolare un obiettivo: liberare un popolo “schiavo” da 150 anni e vittima oggi di un’occupazione bancaria tenendo conto che dei tre elementi  che formano una nazione (storia, territorio e popolo) è proprio dal popolo, anche attraverso la politica (ma mai dagli attuali politici), che può venire fuori l’azione; ha dichiarato, inoltre, di avere scelto la Commissione “esteri” perché chi vive fuori dall’Italia è certamente più libero e ha meno nemici. Marco Bramato ha evidenziato l’importanza della “guerriglia” culturale (con i libri) e mediatica, con interventi in radio/tv/giornali o presenze con le nostre bandiere ad eventi di piazza per far sentire la nostra voce; fondamentale anche la campagna di difesa dei prodotti meridionali magari con gruppi di acquisto e di azione che possano elaborare campagne e liste di prodotti locali. Michele Ladisa ha evidenziato la necessità di “fare squadra”, di conoscere reciprocamente i nostri orientamenti magari elaborando pochi punti programmatici da discutere nelle prossime sedute (primo esempio: l’eventuale costituzione di una macro-regione meridionale); ha preannunciato anche una prossima importante riunione a Bari in vista della confederazione di diversi movimenti già in fase di realizzazione. Vincenzo Baldassarre ha invitato i presenti a non dimenticare le colpe dei meridionali stessi nella gestione di criticità legate magari alla scuola, ai rifiuti, ai trasporti o alla sanità, invitando i presenti ad evitare divisioni e a preferire la moderazione nel linguaggio come nell’azione. Felice Simonelli ha indicato come strada del riscatto la definizione di un primo obiettivo: rendere attraenti, in termini di investimenti anche internazionali, le terre del Sud (o delle “Due Sicilie”, come suggerito da Giuseppe Annicchino) con la creazione di infrastrutture adeguate, la lotta alla criminalità o gli eccessi della burocrazia e della fiscalità.  Antonio Ciano ha portato il saluto della sua città e del sindaco di Gaeta, capace di opporsi alle sinistre e alle destre e anche alla retorica di celebrazioni unilaterali come quelle dei 150 anni: esempio per riprenderci ciò che ci spetta da un secolo e mezzo contro un sistema “tosco-padano” che, dopo le bombe del 1860, oggi ci impone banche, supermercati e assicurazioni. Pino Marino ha evidenziato il salto di qualità che negli ultimi mesi ci ha visti protagonisti di un neomeridionalismo militante e quanto mai efficace (come dimostrato dai successi anche recenti di Daunia Due Sicilie come quello registrato a Foggia). Per noi resta prioritario il risveglio delle coscienze ed in questo senso è preziosa la strategia delle alleanze, delle piazze e delle conferenze, aperti, però, al confronto con chi proponga strategie diverse purché legate al nostro primo obiettivo: il bene della nostra gente. Nadia Citarella ha proposto la formulazione di una petizione supportata da ricerche e documenti per chiedere la revisione dei testi scolastici con l’auspicio (ormai confortato dagli ultimi successi) della creazione di una vera e propria “squadra delle Due Sicilie”. Augusto Santaniello ha espresso con chiarezza e sintesi la sua posizione e la sua convinzione: il “parlamento” deve essere “delle Due Sicilie”, non poteva, non potrebbe e non potrà che essere “borbonico”. Eddy Napoli ha evidenziato come il problema-Sud sia un problema di ordine mondiale di fronte al potere di partiti e banche da affrontare con decisione e urgenza e anche con scelte coraggiose di carattere anche economico oltre che culturale. Felice Abbondante ha evidenziato la necessità della concretezza delle prossime sedute, dell’unione delle varie forze presenti sul territorio anche in considerazione della forza di un sistema (soprattutto bancario) non facilmente condizionabile. Da segnalare, infine, la presenza dei delegati Boccia, Ciuffreda, Quartucci, Sterlicchio. Pervenuti, poi, alla segreteria del "parlamento" i messaggi di saluto dalle Calabrie di Pasquale e Franco Zavaglia, di Carla Flores, di Antonio De Stefano, del delegato milanese Pino De Gennaro e, dalla Sicilia, di Nino Sala e Tommaso Romano. In conclusione De Crescenzo ha ribadito la necessità di una maggiore responsabilizzazione dei singoli “delegati” e di una maggiore frequenza delle riunioni delle Commissioni per settori e per aree geografiche invitando i “delegati” a comunicare di più con il “parlamento” e tra loro anche grazie al sito attivo e aggiornato e attraverso i gruppi appositamente costituiti su facebook. La seduta, dopo il giuramento e l’esecuzione dell’inno, si è chiusa alle ore 14.40.         (link


 

 

RASSEGNA STAMPA E VIDEO

Link Video VIDEOCOMUNICAZIONI   “Il Sud chiede rispetto!” (Tg campani)

http://www.videocomunicazioni.com/cronaca/dal-sud-riposta-alla-padania.html#podPressPlayerSpace_1

http://www.youtube.com/watch?v=RzYiN4aEw1o

ANSA ''Parlamento Due Sicilie'' riunito a Napoli: 100 delegati dal Meridione, ''par condicio Nord-Sud'' 05 dicembre, 09:43 (ANSA) - NAPOLI, 5 DIC - ''Se la Lega Nord chiede la secessione, i meridionali, dopo 150 anni, chiedono la ''par condicio" Nord-Sud''. Questa la richiesta del "Parlamento delle Due Sicilie", riunito a Napoli per iniziativa del Movimento Neoborbonico. Alla riunione, svoltasi all' Hotel Oriente, hanno preso parte oltre 100 delegati ''di tutte le antiche province del Regno e di numerosi movimenti e partiti meridionalisti''.''Di fronte alla gravita' di una crisi politica e finanziaria locale e nazionale - e' detto nel documento conclusivo - e' sempre piu' necessario avviare la formazione di classi dirigenti finalmente adeguate per rappresentare il Sud di domani'' Costituto a Napoli il 16 gennaio del 2010, il ''Parlamento delle Due Sicilie'' , si e' riunito successivamente a Palermo ed in altre regioni del Sud”.

 
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/campania/2011/12/05/visualizza_new.html_10137035.html

http://napoli.virgilio.it/notizielocali/Dopo-il-Parlamento-della-Padania-si-riunisce-anche-quello-delle-Due-Sicilie-32686259.html

http://www.campanianotizie.com/politica/napoli/10229-parlamento-delle-due-sicilie-par-condicio-nord-sud.html

http://www.vivicentro.org/home/regione-abruzzo/

http://www.padania.org/padania/politica/129756-parlamento-due-sicilie-riunito-a-napoli.html

http://notizie.tiscali.it/feeds/11/12/05/t_01_01_2011-12-05_105709863.html?ultimora

http://www.baresinelmondo.it/index.php/2011/12/05/parlamento-della-padania-e-parlamento-delle-due-sicilie/

http://www.caserta24ore.it/

http://www.webjus.it/politica/bossi-la-padania-ha-vinto-litalia-ha-persomaroni-la-lega-da-sola-puo-vincere.html

http://vicenza.virgilio.it/notizielocali/Riapre-il-Parlamento-della-Padania-riapre-il-Parlamento-delle-Due-Sicilie-32666854.html