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Rifiuti del Nord a Sud: richiesto l’intervento della Prestigiacomo PDF Stampa E-mail

 

Al di là delle colpe gravi e oggettive della criminalità locale (da prerseguire e da punire in maniera esemplare), delle responsabilità dei politici locali (altrettanto gravi per non aver saputo/voluto controllare e bonicifcare in maniera adeguata il nostro/loro territorio), dalle inchieste più recenti emerge il coinvolgimento di numerose aziende soprattutto settentrionali che hanno di fatto avvelenato vaste aree del territorio campano contribuendo anche all’aggravamento della famosa e sempre attuale “emergenza-rifiuti”. Nel momento in cui, tra l’altro, molte regioni, molti politici e molti opinionisti del Nord (e spesso anche del Sud) attribuiscono molto frequentemente ai cittadini napoletani e campani le colpe della situazione attuale, è opportuno che in sede ministeriale si tenga conto di quanto la magistratura sta facendo emergere in maniera chiara. Nella richiesta inviata al Ministro, il “Parlamento delle Due Sicilie” ha anche chiesto di intervenire presso i Ministeri compenti per analizzare, alla fine delle procedure di inchiesta della magistratura, la situazione anche attuale di molte delle aziende coinvolte nel caso in cui avessero richiesto finanziamenti pubblici.

Da “Il Mattino” del 24/12/10, Rosaria Capacchione e Daniela De Crescenzo

Cfr. gli articoli relativi allo “smaltimento illegale di rifiuti speciali, tossici e nocivi, a partire dal 1987-88 fino all'anno 2005”. “Il Riesame ha confermato il decreto del pm Antonello Ardituro. La perizia tecnica del geologo toscano Giovanni Balestri, commissionata dai pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci nell’ambito del procedimento a carico di Cipriano Chianese, titolare della Resit, ha invece dimostrato quanto era già parzialmente visibile attraverso le vecchie immagini fotografiche; quanto era stato ipotizzato nel lontano 1991”... “Lo conferma la perizia del geologo Giovanni Balestri, incaricato dalla Dda di Napoli di verificate le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vassallo...”. “Riteniamo che tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, con la necessità di smaltire centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dallo stabilimento Acna di Cengio, in fase di chiusura per vicende legate alla sicurezza degli impianti, siano arrivate gran quantità di rifiuti nelle discariche campane, molto sensibili a risolvere certi problemi di ”smaltimenti veloci a prezzi bassi”». Non sono stati, però, solo gli imprenditori malavitosi ad avvelenare la Campania. Lungo l’elenco delle possibili violazioni commesse secondo il geologo da Fibe, la società che ha gestito alcuni siti e che ha realizzato gli impianti di Cdr e il termovalorizzatore di Acerra. L’azienda del gruppo Impregilo non solo avrebbe gestito male le discariche, ma non avrebbe nemmeno provveduto bonificarle e a comunicare le situazioni di pericolo. Situazione rimasta invariata anche quando gli invasi della camorra finirono nelle mani dello Stato: sia il commissariato di governo che i vertici dei consorzi di bacino 1 e 3 di tutto si sarebbero preoccupati tranne che della nostra salute. “. “Ricordo la fila interminabile di mezzi ben riconoscibili dalle sigle di pericolosità dei rifiuti, che si prolungava per un paio di chilometri. I trasportatori restavano in attesa per ore prima di entrare in discarica per smaltire». Tra gli altri rifiuti quelli della “Cyba-Geigy contrabbandati per concime. Ma i liquidi erano talmente inquinanti che «quando venivano sversati producevano la morte immediata di tutti i ratti». Caccavale portava anche i rifiuti liquidi della Meridional Bulloni: «Quando arrivavano con cisterne speciali in acciaio inox anticorrosive, gli stessi friggevano e scioglievano la plastica». Nella terra dei fuochi sono finiti i veleni del Nord e del Sud. Da Lucca scaricano la Pool Ecologia e la Delca. Da Montecatini la Scm e Oliviero Zavagli. In fila davanti alla discarica ci sono ormai ditte provenienti da tutt'Italia: la Di Puorto di Torre di Lago, la Ecologia srl di Sant'Arsenio, la Nocera di Nettuno, la Vanni di Viareggio, la Del.Ca di Capannoli, la Ideco di Pisa, la Tra.Sfe.Mar di La Spezia, la Recuperi Carnevale di Velletri, la Ecolmaci di Cisterna di Latina”... Della “Siser, di Generoso Roma, la Rfg di Elio Roma, la Minale, la Colucci Appalti, la Bortoni, la Csmi”...