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VERBALE DEPUTAZIONE CALABRESE PDF Stampa E-mail

Giorno ventinove del mese di luglio dell’anno duemiladieci, nel comune di  Siderno in Calabria Ultra I, presso l’abitazione del parlamentare Nicola Zitara, con gravi problemi di salute, alle ore dodici, si è riunita la Deputazione delle Calabrie del Parlamento delle Due Sicilie. Sono presenti: Nicola Zitara, Vincenzo Gulì,  Angelo Ciampi,  Gianpiero Tiano, Franco Zavaglia e Pasquale Zavaglia. Assistono: Gugliemo Di Grezia (facente parte della Commissione Difesa), Vincenzo Naymo e Pasquale Sciammarella (in qualità di aspiranti parlamentari e simpatizzanti). Presiede Vincenzo Gulì, nella qualità di Coordinatore del Parlamento, verbalizza Pasquale Zavaglia.

La seduta si apre con le dichiarazioni di Zitara che, a titolo personale, esprime delle valutazioni che saranno inoltrate all’assise duo siciliana sui seguenti temi:

 

a) necessità di un dibattito culturale per unire le antiche province duosiciliane in una macroregione;

b) necessità di un dibattito sul tema della “monarchia amministrativa”  limitata al tempo necessario alla creazione del nuovo cittadino, per il futuro assetto istituzionale delle Due Sicilie;

c) necessità di individuare un componente della famiglia Borbone che sia disposto a sostenere la nostra causa, divenendo punto di riferimento per tutti;

d) trattare sempre principalmente la questione meridionale nei dibatti e convegni pubblici che si andranno ad organizzare;

e) nominare quale rappresentante della Calabria Ultra I sua moglie Antonia Capria.

 

 

Dopo le rituali formalità di insediamento, si vengono a trattare e deliberare i seguenti punti.

 

1) Viene evidenziata la necessità di stilare, entro fine anno, lo statuto del Parlamento delle Due Sicilie. Bisognerà poi valutare la possibilità di registrare lo statuto presso un organismo internazionale, oppure presso uno Stato estero, evitando, se possibile, la registrazione in Italia (al fine di non sminuire la sovranità del Parlamento medesimo).

 

2) I delegati calabresi chiedono che il Parlamento, nella sua interezza, compia un’esplicita e palese scelta di campo, facendo proprio l’obiettivo dell’indipendenza delle Due Sicilie, quantomeno in campo economico e culturale.

 

3) Al fine di prevenire condizionamenti esterni, i delegati calabresi propongono che tutti i parlamentari sottoscrivano una clausola di probità dal seguente tenore: “Dichiaro di non essere appartenuto, di non appartenere, e che non apparterrò alla massoneria, ad alcun tipo di sette e associazioni segrete, ovvero ad organizzazioni razziste e/o malavitose; dichiaro, inoltre, di non di non aderire  e che non aderirò ad alcun partito nazionale italiano.”

 

4) In campo prettamente culturale si ravvisa l’utilità di stilare degli itinerari storico-artistici calabresi (borbonici e non); nonché di istituire un premio “Villella”, da assegnare a personalità che si siano particolarmente distinte in favore del meridione.

 

5) Pasquale Zavaglia propone Vincenzo Naymo per la nomina a Parlamentare, evidenziando che lo stesso è da anni impegnato nel recupero della memoria storica dell’antico Regno meridionale e che, tra l’altro, è stato tra i fondatori nel 2003 dell’Associazione Due Sicilie di Gioiosa Jonica.

 

6) Gianpiero Tiano propone Alessandro Gallo per la nomina a Parlamentare, il quale è tra i fondatori dell’Associazione Due Sicilie in Fiore.

 

7)  Angelo Ciampi propone Pasquale Sciammarella per la nomina a Parlamentare. Lo stesso Sciammarella espone il suo pensiero ed evidenzia che, a suo avviso, il Parlamento non può ritenersi “completo”, non essendo rappresentate nel suo interno tutte le varie componenti dell’attivismo meridionalista. Precisa che, in caso di sua nomina a Parlamentare, si batterà per ottenere l’ingresso di rappresentanti delle varie associazioni meridionaliste ancora non presenti. A questo proposito Guglielmo Di Grezia dichiara che, in caso di ingresso nel Parlamento di esponenti dei Comitati Due Sicilie, egli si dimetterà. I delegati presenti chiariscono che, prima di aprire ad altre  componenti, il Parlamento dovrà prima consolidarsi e crescere.

 

Alle ore tredici e trenta la seduta viene chiusa dopo stesura, approvazione e sottoscrizione del presente verbale  .

 

Il Segretario verbalizzante                                                                                                  Il Presidente