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Economia&Finanze PDF Stampa E-mail

VERBALE RIUNIONE

I Commissione Economia e Finanze

PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE

 

Oggi, 24 maggio 2010, alle ore 18.00, a Caserta, via C. Pascal 27, si è riunita la I Commissione Economia e Finanze del parlamento delle Due Sicilie. Dei convocati che la compongono: Vincenzo Gulì (responsabile), Vincenzo Coronato (vice), Paolo Corsi (vice),

Pompeo De Chiara, Aurelio Badolati, Antonio Funaro, Antonino La Lumia, Riccardo Russo, Nicola Zitara, erano presenti  Vincenzo Gulì, Vincenzo Coronato e Pompeo De Chiara. Presiede Gulì che chiede a De Chiara di fungere da segretario.

Il presidente, constatata la regolarità della composizione della commissione, dà inizio alla seduta secondo l’o.d.g. di cui all’avviso  spedito il 17 u.s. ai membri: presentazione  progetti e proposte in materia economico-finanziaria per la tutela del Sud in vista della II seduta parlamentare che si terrà a Palermo il 29 maggio p.v. come da Circ. 5/2010 del 12 maggio u.s.

Il commissario Coronato presenta una proposta da inoltrare alla dirigenza del Movimento Neoborbonico per la diversificazione dei ruoli tra il Movimento stesso, il Parlamento del Sud ed i partiti politici sudisti esistenti o futuri. Il suo contenuto è illustrato dall’estensore e discusso da tutti i convenuti. La proposta infine è allegata al presente verbale e sarà inoltrata al Consiglio Direttivo neoborbonico.

Ritornando allo stretto argomento della riunione, il presidente dà lettura della recente delibera del CIPE sui piani di investimento in OO.PP., riportata dai giornali del 14 maggio u.s., e apre la relativa discussione.

Dall’ampio dibattito emergono le seguenti risultanze:

  1. Iniquità stanziamenti governativi 98% al centro-nord e 2% al sud (da 11 mld € a 107 mln)
  2. Blocco consequenziale delle più urgenti OO.PP. al sud (come 14 mld € fondi FAS)
  3. Ulteriore divaricazione del gap produttivo e occupazionale nord-sud
  4. Conseguente rafforzamento della criminalità ad onta operazioni attuali di polizia
  5. Composizione antimeridionale CIPE sotto il controllo della Banca d’Italia (le cui quote di partecipazione al capitale sociale sono detenute da gruppi privati bancari ed assicurativi del Nord Italia)  con l’ausilio strumentale dell’ ISTAT .
  6. Unanimismo del parlamento italiano sul deliberato CIPE, tranne alcune dichiarazioni di qualche rappresentante dovute quasi certamente al gioco delle parti.

 

Tale delibera istituzionale, che segue la logica perversa di ben 149 anni di politica contro il Mezzogiorno, costituisce la prima critica del parlamento delle Due Sicilie al governo di Roma. Essa sarà inoltrata come istanza ufficiale a tutti i deputati e i senatori del parlamento italiano, agli europarlamentari e ai governatori del meridione. Con quelli che risponderanno sarà avviato un dialogo per ottenere più rispetto per le leggi italiane e comunitarie che pur  propugnano la par condicio nella pubblica amministrazione. A quelli che ignoreranno le nostre richieste sarà data la massima pubblicità possibile per far conoscere a tutti, e particolarmente ai loro elettori del sud, il comportamento passivo ed assente nei momenti decisivi delle scelte istituzionali.

Il responsabile della commissione Economia e Finanza porterà tale deliberato, avvenuto all’unanimità , alla prossima seduta del parlamento duosiciliano a Palermo affinché diventi un provvedimento del parlamento medesimo e possa essere utilizzato come illustrato in precedenza.

Alle ore 21.30, previa stesura, lettura e approvazione del presente verbale, la seduta è tolta avendo esaurito l’o.d.g.

 

Il segretario                                                                Il presidente

(dott. P. De Chiara)                                                         (prof.V. Gulì)